EMDR
Ci vuole tempo… e poi andrà meglio
Quante volte abbiamo detto o ci siamo sentiti dire questa frase in relazione a eventi che ci hanno fatto stare male emotivamente, come se il tempo potesse guarire quel dolore che in quel momento sembra lacerarci l’anima.
Quest’affermazione in parte può essere vera ma non sempre il tempo basta per guarire le ferite che gli eventi traumatici possono averci lasciato.
Di fronte a situazioni che noi viviamo come particolarmente dolorose, il nostro cervello attiva processi di elaborazione di quell’esperienza, da un punto di vista cognitivo, emotivo e corporeo.
Tuttavia non sempre quest’elaborazione avviene in modo completo e quell’evento, magari accaduto mesi o anni fa, “sembra essere successo ieri”, come se il tempo non fosse mai passato, e l’averlo relegato in uno scrigno chiuso nel nostro cuore, non fosse stato sufficiente a far tacere il dolore. Basta un pensiero, una parola, un’immagine, un suono… ed ecco che le emozioni riemergono con una forza dirompente.
In queste situazioni, la tecnica EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari) offre una seconda possibilità al cervello per elaborare l’evento traumatico, attivando quei meccanismi di auto-guarigione che il nostro corpo naturalmente possiede.
Attraverso la stimolazione bilaterale sensoriale (oculare, tattile e uditiva), il ricordo viene desensibilizzato della sua carica emotiva e cognitivamente rielaborato con un significato per la persona: l’esperienza vissuta non viene dimenticata, fa parte della nostra storia di vita, ma rimane al suo tempo…passato.
Per approfondimenti https://emdr.it/